E' legittimo l'accertamento induttivo emesso nei confronti del contribuente che non risponda puntualmente ai questionari inviati dai verificatori o non esibisca la documentazione richiesta, come previsto dalla sentenza della Corte di Cassazione del 7 settembre 2018, n. 21823. Secondo il Collegio di legittimità, infatti, una simile condotta ostacola il lavoro dei verificatori e legittima il sospetto dell'attendibilità delle scritture contabili, trasformando in "grave" la presunzione di incompletezza, falsità o inesattezza delle stesse avanzata dall'Agenzia delle Entrate, legittimando quindi l'accertamento ex art. 39, comma 1, lett. d), del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600. |